domenica 18 gennaio 2015

EXPO Convegno Omofobo: "Gay dovete farvi curare"

   
   È doloroso vedere come, giorno per giorno, questo paese stia facendo involuzioni vorticose verso forme di fascismo sempre più aggressive. Il convegno che hanno fatto a Milano contro le persone omosessuali è quanto di più avanguardistico sia accaduto all’interno del fronte dei guerriglieri per la difesa dei “valori della famiglia naturale”. Le immagini di quel ragazzo che al microfono ha tentato di protestare porgendo delle domande, sono al quanto raccapriccianti: gli astanti hanno iniziato ad urlare anatemi contro il coraggioso giovane, tra l’altro dichiaratosi cristiano, che osava parlare. Come posseduti tutti insieme da uno spirito santo nazista feroce e militaresco gli intimavano di andarsene con brutale animalità. Galvanizzati dalle loro idee folli sgranavano gli occhi da belva e agitavano le braccia come gorilla imbizzarriti; il ragazzo audace ha continuato a parlare fino a che i “difensori della pace” l’hanno preso e spinto via, gettato fuori come rifiuto tossico da far scomparire; come malerba da bruciare.

   

  Un convegno organizzato dalla Regione Lombardia con il logo dell’Expo che veicola le cure riparative per gay, lesbiche e trans; che propaganda l’idea dell’unica vera famiglia naturale minacciata dall’avanzata di perversi sodomiti promiscui che starebbero per distruggerla sin dalle sue fondamenta; un convegno dove esponenti di destra e di sinistra si schierano apertamente e senza mezzi termini contro una categoria di persone invocando, neanche tanto velatamente, la loro reclusione in cliniche sanitarie dove curare la loro follia mentale. 

   Stiamo vivendo nella nostra storia e forse non vediamo che questa minaccia si fa via, via sempre più potente e pericolosa: le istituzioni si sono dimenticate degli omosessuali e nel contempo cattolici fascisti si sono organizzati penetrando i rami più alti del potere e creando reti solidali all’interno delle quali stanno preparando la loro guerra contro di noi. Ci odiano; disprezzano gli omosessuali e tutti coloro che non li considerano depravati; hanno mezzi molto più potenti dei nostri e l’appoggio di istituzioni oscurantiste millenarie e straricche come la chiesa Cattolica. 

  Ci dobbiamo svegliare e capire che non siamo al sicuro, dobbiamo preparare la lotta con ogni mezzo, essere pronti a scendere in piazza come hanno fatto a Milano e rafforzare la nostra rete, unirsi superando le discordie interne, coinvolgendo tutti per una battaglia coerente. Non solo nelle grandi città ma anche e soprattutto nei piccoli centri della provincia dove si annida con maggiore forza l’ignoranza e la paura di tante persone che, confuse e spaventate dalla povertà che dilaga, cercano disperatamente capri espiatori sui quali scaricare tutta la loro frustrazione. Mettiamoci tutti la faccia e il coraggio, prendiamo esempio dalle esperienze di lotta lgbt di quei paesi dove la gente omosessuale viene prima esclusa ed emarginata poi torturata e incarcerata e infine impiccata, gettata dai tetti, giustiziata in pubblica piazza. 


   Ricordiamoci chi è il nemico e non temiamo di dirlo a gran voce, il fascismo: quello della chiesa Cattolica e dei suoi gruppi e associazioni di soldatini dello spirito santo; quello delle altre religioni monoteiste, quello dei partiti di destra dichiarati e dei partiti di destra non dichiarati come il PD; quello dei prefetti che ci cancellano denunciando i sindaci che hanno avuto il buonsenso di trascrivere i matrimoni omosessuali contratti all’estero; quello dei bulli che deridono e scherniscono i gay nelle scuole e dei professori che lasciano stare ridacchiando sotto i baffi; quello dei tribunali che non riconoscono la mamma o il papà non biologico nell’affido dei figli; quello dei genitori che cacciano i figli omosessuali; quello dei tanti squadristi che insultano, picchiano e uccidono la gente come me. 

  Tiriamo fuori la testa da sotto la sabbia e, con forza, organizziamo la nostra battaglia e vinciamola! 

Valentino Paoloni

VIDEO. Omofobo dice: "Signori dovete farvi curare... apriamo le cliniche i signori hanno bisogno"
 

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