Quei vecchi hanno sicuramente perso, la loro battaglia contro il
fascismo e soprattutto contro le idee che avevano portato ad esso è stata
persa; hanno combattuto e sono stati sconfitti. Oggi infatti il fascismo è più
forte che mai. Magari non si chiama più così ma quelle idee di fondo sono oggi
imperanti ovunque. L’estremo fascismo è il liberismo, l’estremo liberismo è la
globalizzazione che ci ha portato ad una dittatura globale che soffoca ogni
alternativa e ogni vera opposizione semplicemente togliendoci gli strumenti
base per poterla organizzare: la memoria e la conoscenza. La sinistra ha
tradito il popolo, ha accettato di tramutarlo in pubblico da intrattenere e ha
chinato il capo alla vittoria della destra scendendo a patti con essa. La
sinistra post-rivoluzionaria non è niente altro che l’altra faccia della
destra. Per anni è stato cosi dietro facciate di contrasti falsi ma adesso,
proprio in questi giorni, si sta rivelando quasi esplicitamente questo inganno:
il governo Letta ne è l’espressione, l’inciucio che non è altro che il
tentativo del pensiero unico di auto conservarsi.
Da tale situazione si può uscire solo se il popolo, risvegliandosi,
agisca unito. Le vie possono essere molte e forse una di queste può essere
rappresentata dal Movimento 5 Stelle: la via democratica quindi, un po’ simile,
ma non troppo, alla via verso il socialismo che seguì Salvador Allende in Cile.
Sconfiggere la dittatura del neoliberismo attraverso il voto dei cittadini ad
un partito che sia davvero opposto a questo sistema, un voto che potrebbe dare
il governo a questa forza che poi attuerebbe, con le leggi e attraverso una via
democratica, il suo programma rivoluzionario. Io non so se il Movimento 5
Stelle sia questo partito, non so ancora se questa nuova forza sia davvero
opposta e determinata a sconfiggere la dittatura silente del mercato ma in
questo momento ritengo che sia l’unica vera speranza che se rimarrà delusa solo
la storia ce lo potrà dire. Quello che, però, non bisogna dimenticare è la
forza del fascismo che governa il mondo: crediamo davvero che con la democrazia
si possa attuare una vera rivoluzione o, meglio, crediamo sul serio che i
signori del potere, i comandanti del mondo, ce lo lascino fare accettando
un’ipotetica via democratica che comunque li annienterebbe? In Cile la vittoria
elettorale di Allende fece nascere un governo socialista che attuò per alcuni
anni riforme sconvolgenti fino a che, la destra, armatasi, conquistò il potere
attraverso un golpe militare. La via pacifica per spezzare le catene della
gente schiacciata dal capitale si rivelò poi inefficace contro le bombe e i
carri armati che i militari non esitarono ad usare per ri-prendersi il potere
fino ad uccidere lo stesso Presidente Allende democraticamente eletto. La
storia non si ripete mai uguale a se stessa ma di certo i temi sono ancora gli
stessi: il capitale ormai globale delle corporazioni ormai mondiali e
potentissime contro il popolo reso schiavo. Il capitale non esiterà ad armarsi
se vedrà minato il suo potere. La democrazia che esso ci ha concesso sino ad
ora è stata possibile solo grazie a quel patto di cui parlavo sopra tra la
destra e la sinistra venduta e falsa; questa apparente democrazia e altrettanto
effimera libertà è stata a noi concessa solo perché nessuno di noi, popolo, ha mai messo in dubbio i suoi
fondamenti: abbiamo sempre scelto un partito piuttosto che un altro e nel
frattempo ce la siamo sempre cavata vivendo delle briciole del capitale che,
però, sono bastate a farci tacere, a rincoglionirci e a farci rinunciare alla
vera libertà.
Se il popolo reagirà democraticamente
aspettiamoci pure un golpe futuro, in che modo non lo so, ma teniamo presente
che questo potrebbe molto probabilmente avvenire.
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