domenica 30 novembre 2014

SOTTRARSI AL DOMINIO. Intervento di Alessandro Pertosa [VIDEO]

«L’economia capitalista è un fiume in piena che ha rotto gli argini e sta, da tempo, devastando tutto ciò che incontra. Per questo, è indispensabile fermarlo e recuperare culturalmente il senso del limite, affinché il corso d’acqua possa rientrare al di sotto della soglia di guardia. Ma l’obiettivo non può essere raggiunto se il letto del fiume non viene trasformato…C’è bisogno di popolare l’immaginario di nuove idee, di speranze, di relazioni comunitarie, di strutturare una cultura che sia altra cosa rispetto al pensiero economico e capitalista. C’è bisogno, quindi, di nuova acqua, per dar vita ad un mare calmo chiamato eutéleia che sì, significa buon mercato e frugalità, ma anche semplicità e parsimonia. Pertanto, fuori dall’economia e dentro una nuova ottica, un altro mondo è necessariamente possibile.» A. PERTOSA

Minaccia fascista: Forza Nuova e la campagna ANTI-GAY

  La notte tra il 27 e il 28 novembre scorso i militanti di Forza Nuova hanno affisso dei manifesti anti-gay in 40 scuole di Milano invitando le mamme e i papà a segnalare tempestivamente, al numero verde da essi messo a disposizione, qualsiasi iniziativa scolastica che preveda, a loro intendere, occasioni di “propaganda omosessualista”.  FN dichiara di volersi porre “al servizio” delle famiglie che intendono lottare contro quella che chiamano “aggressione della teoria gender nelle scuole” e lo fanno con questa infame campagna intimidatoria. Insomma, la destra estrema si mobilita in Italia non solo contro gli omosessuali e i diritti civili (cosa che fanno da sempre) ma anche per impedire qualsiasi discorso sull’argomento. Mentre nelle nostre scuole schiere di insegnanti di religione, scelti dai vescovi e pagati con soldi dei contributi dei cittadini tutti, educano ai principi cattolici i nostri ragazzi senza poter minimamente contestare la cosa, di omosessualità e omogenitorialità non si può e non si deve parlare. Infatti, nel sito di FN, si trova scritto che le cosiddette teorie gender sarebbero fondate su “falsi presupposti di carattere antropologico, scientifico e morale” mentre, ovviamente, quelle fondate sul peccato di aver mangiato una benedetta mela, diluvi universali, moltiplicazioni di pani e pesci, sarebbero scientificamente e moralmente incontestabili!


   Sembrerebbe proprio che questi partiti fascisti, compresa la nuova Lega, abbiano scelto di seguire la linea oscurantista, da tempo ormai adottata da Putin, contro l’esistenza stessa di persone omosessuali. Solo lo scorso gennaio, infatti, in Russia veniva approvata con maggioranza assoluta la legge che impedisce di parlare in pubblico di omosessualità e mette al bando ogni tipo di manifestazione pro-diritti LGBT. Provvedimenti dal sapore squisitamente sovietico che evocano i tempi in cui Stalin impose il famoso articolo 121 secondo il quale il reato di omosessualità veniva punito con 5 anni di carcere. Dunque FN, Lega, centristi e centrini vari e migliaia di gruppi ultra-cattolici, stanno cavalcando la linea anti-gay che, insieme a quella anti-immigrati, costituirà il cavallo di battaglia per le prossime campagne elettorali. Un fascismo che si rafforza e che, su questo tema, è assolutamente affine al comunismo sovietico vecchio e nuovo. Da destra a sinistra, infatti, la questione dell’omosessualità non ha mai avuto vita facile e non l’avrà: in tempi incerti come i nostri, nei quali la gente è sempre più terrorizzata dal futuro, trovare dei capri espiatori è sempre necessario e nessun partito si riserverà di farlo se lo riterrà necessario ai fini elettorali. 

sabato 29 novembre 2014

ALLARME: siglato a Roma accordo per utilizzo DRONI MILITARI per repressione interna.


Dalle guerre in Afghanistan e Libia alla vigilanza di piazze, cortei, manifestazioni e azioni di lotta contro le politiche di austerity del governo italiano. I “Predator” dell’Aeronautica militare, dopo essere stati schierati nei principali scacchieri di guerra mediorientali e africani saranno messi a disposizione delle forze di Polizia e dei Carabinieri per interventi d’ordine pubblico e vigilanza del territorio. Nei giorni scorsi è stato firmato a Roma un accordo che prevede il “concorso con i velivoli senza pilota Predator ad attività istituzionali della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri”, riferisce il Comando dell’Aeronautica italiana. Il protocollo d’intesa, mai discusso in sede parlamentare, è stato siglato dal capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica gen. Pasquale Preziosa, dal Capo della Polizia Alessandro Pansa e dal Comandante Generale dei Carabinieri, gen. Leonardo Gallitelli.
L’uso dei “Predator” in funzione di controllo interno rappresenta l’ennesimo salto di qualità nellagestione “militare” dell’ordine pubblico, in linea con le più recenti elaborazioni strategiche in ambito Nato (le cosiddette Urban Operations) che propongono l’intervento in future operazioni urbane anti-sommossa di reparti super-specializzati e super-armati di professionisti formatisi nelle operazioni di “guerra asimmetrica” in Iraq e Afghanistan. I velivoli a pilotaggio remoto che l’Aeronautica metterà a disposizione di Polizia e Carabinieri saranno gli RQ-1A e RQ-9B in possesso del 32° Stormo con sede ad Amendola (Foggia). La versione più vecchia del “Predator” è lunga 8,2 metri, ha una larghezza alare di 14,8 m e può raggiungere una velocità di crociera di 135 km/h e un’altitudine di 7.800 metri. L’RQ-9B, noto anche come “Reaper”, è una versione più aggiornata e sofisticata del drone prodotto dall’holding statunitense “General Atomics”: ha una lunghezza di 11 metri, un’apertura alare di 20 e può volare a 440 Km/h e a 15.000 metri dal suolo.

 “Predator” hanno la capacità di rimanere in volo per lungo tempo (oltre 20 ore) nell’area di operazione, con possibilità di essere dirottati in qualsiasi momento verso nuovi obiettivi. I velivoli senza pilota vengono impiegati normalmente in missioni d’intelligence, sorveglianza e acquisizione dei target, grazie all’impiego di avanzati sistemi di scoperta elettro-ottici ed infrarosso, diurno e notturno, e di potenti radar per l’individuazione di obiettivi di superficie. In via secondaria i “Predator” sono impiegati dalle forze armate nell’ambito di operazioni di pattugliamento aeronavale, ricerca e soccorso. “Questi velivoli a pilotaggio remoto sono in grado di assolvere un’ampia gamma di compiti dimostrando elevate doti di flessibilità, versatilità ed efficacia”, spiega il Comando generale dell’Aeronautica militare.

“È possibile, ad esempio, rilevare la presenza di minacce quali ordigni esplosivi improvvisati che rappresentano il pericolo più insidioso e diffuso nei teatri operativi odierni. Possono inoltre essere effettuate missioni in ambienti operativi ostili, in presenza di contaminazione nucleare, biologica, chimica o radiologica, oppure acquisire dati ed informazioni relativi ad obiettivi di piccole e grandi dimensioni in zone potenzialmente oggetto di operazioni. Le caratteristiche di autonomia, velocità, persistenza e raggio d’azione, unite ai bassi costi di esercizio, rendono il Sistema uno degli strumenti migliori per il controllo dei confini, l’attività diretta all’antiterrorismo, il monitoraggio ambientale, il supporto alle forze di polizia, l’intervento in caso di calamità naturali e la sorveglianza del fenomeno dell’immigrazione clandestina”.

Nei mesi passati i “Preadator” del 32° Stormo di Amendola sono stati impiegati per ilpattugliamento del Mediterraneo centrale nell’ambito dell’operazione aeronavale “Mare Nostrum” condotta dalle forze armate per contenere il transito delle imbarcazioni di migranti e richiedenti asilo in fuga dal Nord Africa e il Medio oriente. Anche dopo il recente passaggio di consegne all’operazione Triton a guida Frontex, l’agenzia europea di contrasto all’immigrazione, i droni dell’Aeronautica continuano a volare nei cieli mediterranei con sortite fino ai confini meridionali della Libia con Ciad e Sudan. Anche in passato, i droni dell’Aeronautica militare erano stati impiegati in operazioni di “sicurezza interna” e controllo dell’ordine pubblico a favore della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri: ad esempio, durante il vertice intergovernativo Russia–Italia, tenutosi a Bari nel marzo 2007 o il G8 dell’Aquila del 2009. Con l’accordo dei giorni scorsi, l’Aeronautica militare entra a pieno diritto nella “prevenzione anti-crimine” in territorio italiano: i suoi droni grandi fratelli, potranno spiare liberamente comunità e singoli cittadini, 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno.
La prima batteria di “Predator” fu utilizzata dal 32° Stormo di Amendola dalla base di Tallil, in Iraq nel gennaio 2005, in supporto del contingente terrestre della missione “Antica Babilonia”. Nel maggio 2007 i droni furono trasferiti pure nella base di Herat, sede del Comando regionale interforze per le operazioni in Afghanistan (RC-West), dove hanno continuato ad operare ininterrottamente sino ad oggi. Nel corso delle operazioni belliche contro la Libia della primavera-estate 2011, i velivoli a pilotaggio remoto hanno avuto un ruolo guida per consentire i bombardamenti dell’Aeronautica italiana e dei partner della coalizione internazionale anti-Gheddafi. Lo scorso mese d’agosto, due “Predator” sono stati schierati a Gibuti, in Corno d’Africa, nell’ambito della missione antipirateria dell’Unione Europea “Atalanta” e a supporto delle forze governative somale in lotta contro le milizie di Al Shabab. A fine ottobre, altri due velivoli senza pilota dell’Aeronautica militare sono stati trasferiti nello scalo aereo di Kuwait City per operare a favore della coalizione internazionale anti-Isis in Iraq e Siria. Adesso è l’ora della guerra sul fonte interno.

Articolo di Antonio Mazzeo

QUANDO C'ERA SILVIO [FILM DOCUMENTARIO]




martedì 25 novembre 2014

Nazismo e Chiesa cattolica: trova le differenze!!

Queste sono alcune frasi pronunciate o scritte da persone legate al nazismo negli anni 30, di seguito alcune esternazioni di vescovi e monsignori cattolici: trovare le differenze...



1. "Le attività omosessuali di una non trascurabile parte della popolazione, costituiscono una seria minaccia per la gioventù. Tutto ciò richiede l'adozione di più incisive misure contro queste malattie nazionali". Heinrich Himmler, comandante delle SS. 

2. "L'omosessualità è soggetta a una rapida propagazione come una calamità ed esercita un'influenza rovinosa sui gruppi coinvolti». Paragrafo 175, codice penale della germania nazista contro l'omosessualità.

3. "Sono convinto che dall'omosessualità si può guarire". Carl Peter Vaernet, medico danese appartenente alle SS

4. "Le relazioni sessuali devono essere finalizzate al processo riproduttivo, essendo loro scopo la conservazione ed il prosieguo dell'esistenza del Volk [popolo], piuttosto che la realizzazione del piacere dell'individuo". Partito nazista


Ed ora alcune citazioni da famosi prelati:

“Nemmeno i cani fanno sesso fra due esemplari dello stesso sesso” -Alberto Suárez Inda, vescovo messicano

"Quella composta tra due persone dello stesso stesso,non si può mai considerare una famiglia, neppure minore o atipica. È unaaberrazione, una cosa orripilante, che va contro il progetto di Dio.L’amore vero, è intuizione, servizio, volontà, il tutto volto alla procreazione. Non so come potrebbero farlo due persone del medesimo sesso.L’omosessualità è un disordine, una devianza ed una patologia.L’omosessualità, quando sconfina poi in atti concreti e ripeto, aberranti, ci esclude dal regno dei cieli.L’omosessuale che dia impulso sfrenato ed incontinente alle sue passioni,va chiamato con il suo vero nome: peccatore, e ancora peccatore." - Odo Fusi Pecci, vescovo di Senigallia

"L'omosessualità è contro natura" - Joseph Ratzinger, ex Pontefice

"Sono disposto a scrivere col sangue che i gay sono dei pervertiti" - Gustaaf Joos, cardinale belga

"Dicendo sì ai Dico, diventa poi difficile motivare un no alla pedofilia e all'incesto" - Cardinal Bagnasco

Il ritorno dell'Anarchia

Articolo di: Filippo La Porta
FONTE: Left.it
Alcuni titoli recenti configurano un felice rilancio del pensiero anarchicoHomo comfort di Stefano Boni (Eleuthera), ritratto puntuale del nuovo tipo umano (e delle facoltà sensoriali che ha perso con il “progresso”), Cristiani e anarchici di Lucilio Santoni(Infinito), sulle molte analogie tra due filoni di pensiero radicali e spesso fraintesi (un diario morale che ha pagine di grande forza poetica) e Dall’economia all’euteléleia di Alessandro Pertosa (Edizioni per la decrescita felice, pref. di M.Pallante), in cui l’anarchia diventa «proposta culturale, spirituale e politica libertaria che invita il singolo io a rifiutarsi di esercitare un qualsiasi potere dispotico».
Soffermiamoci su quest’ultimo. Tutto comincia in Grecia nel V secolo quando Senofonte codifica l’oikonomia, intesa come spazio caratterizzato dal potere tirannico, da rapporti di dominio, a partire dalla famiglia e poi via via fino alla polis. L’intero pensiero occidentale non farà che rielaborare e riformulare il testo di Senofonte (perfino i padri della Chiesa) fino alle celebri pagine di Hegel sulla dialettica servo-padrone.
Ma a questo si contrappone un’altra corrente filosofica (minoritaria però agguerrita: Cusano, Duns Scoto, il monachesimo, e fino a Gramsci e a Illich…) che nega qualsiasi naturalità dell’oikonomia e intende invece costruire la eutéleia, uno spazio conviviale fatto di relazioni non-violente, fra uguali.
La riflessione di Pertosa, filosofo freelance 34enne, si avvale di uno stile logico-argomentativo serrato e di una conoscenza di prima mano delle opere filosofiche. Unisce rigore intellettuale e passione etica, concedendosi anche un piglio spavaldo con cui stronca in poche pagine Marx o Emanuele Severino (che pure considera un suo maestro). La sua proposta evita poi certo pedagogismo autoritario alla Latouche che assume la decrescita come obiettivo e non come mezzo per uscire dall’oikonomia.
Insomma, se l’essere umano ogni tanto desidera legittimamente il lusso, il gadget di moda (spesso sono belli!), la dissipazione, etc. (Woody Allen parlava di come garantirsi il «caviale quotidiano») non bisogna imporgli uno stile di vita ascetico-monastico, ma solo ricordargli l’utilità dell’inutile, il piacere di perdere tempo, la bellezza di tutto ciò che non si compra né si vende.

domenica 23 novembre 2014

AL ROGO: la Chiesa cattolica odia le donne!!

Tutto ciò si commenta da solo, buona lettura.

"Ogni donna impudica sarà calpestata come sterco nella via." Bibbia, Siracide IX, 10 

"I coniugi peccano non appena si abbandonano alla voluttà per cui, dopo, devono pregare: «Perdona, o Dio, la nostra colpa!»"
Sant'Agostino, padre della chiesa cristiana cattolica

"Quanto maggiore il piacere, tanto più grave il peccato. Chi ama con troppo calore la moglie è un adultero!"
Sant'Agostino, padre della chiesa cristiana cattolica


"Una madre, in quanto sposata, otterrà in cielo un posto inferiore a quello della figlia in quanto vergine."
Sant'Agostino, padre della chiesa cristiana cattolica


"Le donne non dovrebbero essere illuminate o educate in nessun modo. Dovrebbero, in realtà, essere segregate poiché sono loro la causa di orrende ed involontarie erezioni di uomini santi." Sant'Agostino


"La donna non è fatta a immagine e somiglianza di Dio." Sant'Agostino


"Adamo è stato condotto al peccato da Eva, non Eva da Adamo. È giusto, quindi, che la donna accolga come padrone chi ha indotto a peccare."
Sant'Ambrogio, padre della chiesa cristiana cattolica


"Non permetto alla donna di insegnare, né di comandare all’uomo, ma se ne stia silenziosa. Infatti Adamo fu plasmato per primo, poi Eva; e non fu sedotto Adamo prima, ma la donna essendo stata sedotta cadde nella trasgressione." San Paolo, Lettere a Timoteo


"Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea."
San Paolo, Prima lettera ai Corinzi, XIV, 34-35


"Le donne siano soggette ai propri mariti come al signore, perché il marito è il capo della donna come Cristo è il capo della chiesa."
San Paolo, Lettera agli Efesini


"Dovere principale della moglie è provvedere al governo della casa in subordinazione al marito. All’uomo spetta l’ultima parola in tutte le questioni economiche e domestiche e la donna deve essere pronta all’obbedienza in tutte le cose: il suo posto è soprattutto in casa. Son da condannare gli sforzi di quelle femministe le cui pretese mirano ad un’ampia uguaglianza fra uomo e donna." Papa Paolo VI°



"Se è un bene non toccare una donna, allora è un male toccarla: gli sposati vivono come le bestie, infatti nel coito con le donne gli uomini non si distinguono in nulla dai porci e dagli animali irragionevoli." San Girolamo, padre e dottore della chiesa cattolica


"Quando vedi una donna pensa che sia un demonio, che sia una sorta di inferno." Papa Pio II°


"In ogni caso la donna serve solo alla propagazione della specie. Tuttavia la donna trascina in basso l’anima dell’uomo dalla sua sublime altezza, portando il suo corpo in una schiavitù più amara di qualsiasi altra." San Tommaso d'Aquino, Summa Teologica

venerdì 21 novembre 2014

Boom violenza omofobica in Brasile: una denuncia all'ora!



È in preoccupante crescita la violenza contro gli omosessuali, in Brasile: si verifica un caso ogni ora, secondo dati divulgati dal quotidiano 'O Estado de S. Paulò basati su statistiche della segreteria dei Diritti umani della Presidenza della Repubblica. 
Negli ultimi quattro anni - rivelano le cifre - il numero di denunce legate a episodi di omofobia è aumentato del 460%.

Dati esplosi. Se nel 2011 vennero registrati 1.159 casi, da gennaio a ottobre di quest'anno già si contano 6.500 denunce riguardanti alcuna forma di preconcetto contro gay, lesbiche, travestiti e transessuali nel Paese sudamericano. In base allo studio, i giovani sono le principali vittime di atti di violenza (33% del totale delle denunce), che nel 26% dei casi avvengono nelle strade di grandi città. Ogni quattro episodi di omofobia in Brasile, inoltre, tre sono contro gay.

martedì 18 novembre 2014

GAY. RIBELLATEVI!

   
       Nel nostro paese non c’è ancora niente che si avvicini, anche solo lontanamente, ad una qualche forma di riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone LGBT. Da tempo molti di noi gay, lesbiche e trans pensiamo di poter vivere comunque tranquilli. “Non è come 20 anni fa!” continuiamo a ripeterci come un mantra, forse per auto-convincerci che possiamo sentirci più sicuri, forse perché ci siamo creati la nostra piccola nicchia nella quale possiamo esprimerci liberamente  o perché magari siamo emigrati dalle nostre bigotte città della provincia italiana e adesso viviamo a Bologna, Firenze, Milano o Torino. Non è cosi! Non possiamo stare sereni e tranquilli e anzi non dobbiamo esserlo. Infatti nella nostra Italia le persone omosessuali stanno subendo uno dei peggiori attacchi da quando negli anni ’60 eravamo considerati ancora dalla scienza come malati da curare.

   Il problema ha due nomi: fascismo e cattolicesimo. Dal 2008 c’è la crisi; aumenta la povertà e le difficoltà e i reazionari approfittano della debolezza della gente stremata per fomentare paure e trovare capri espiatori, riempiendo gli spazi politici lasciati vuoti da una sinistra inesistente. Il segretario della Lega Nord, cambiando volto al suo partito che prima si professava antifascista,  lavora ad un fronte comune di forze di estrema destra e le parole d’ordine che fanno da collante sono “no all’immigrazione” e “no ai matrimoni gay”. Badate bene che il consenso a tale “programma” sta salendo in maniera rapida e vertiginosa: è del 16 novembre scorso il sondaggio secondo il quale la fiducia che i cittadini italiani ripongono nel capo della Lega si attesterebbe al 30%, facendolo salire al secondo posto dopo Renzi. Più al centro, ma solo all’apparenza, c’è il carissimo ministro dell’Interno che, come sappiamo, ha dichiarato guerra ai sindaci, tra cui quello di Bologna, che hanno trascritto nei registri comunali le coppie omosessuali regolarmente sposate all’estero. Grazie ad una circolare di Alfano i prefetti le stanno annullando: un atto altamente simbolico di estrema violenza per negare la stessa esistenza delle persone LGBT. 

Video manifestazione 15.11.2014 davanti alla prefettura di Bologna

   Per non parlare dell’appoggio occulto di alcuni ambienti politici, Forza Nuova ad esempio, alle “sentinelle in piedi”: il gruppo ultra cattolico di estrema destra che organizza manifestazioni silenziose nelle piazze, stile militare, affermando di vegliare sul tentativo di “distruggere l’uomo e la civiltà” che sarebbe rappresentato dai matrimoni tra persone dello stesso sesso ritenendo che esista una sola “famiglia naturale fondata sull’unione di uomo e donna”. 

Video manifestazione sentinelle in piedi Bologna, 5.10.2014

   Tutto questo è caldeggiato, finanziato e appoggiato dalla Chiesa cattolica che, con le false sembianze di un papa moderno e progressista, è diventata il baluardo reazionario d’Europa e del mondo: è di ieri la notizia della scomunica di un prete brasiliano che appoggia gli omosessuali e di pochi giorni fa quella del tentativo della curia di Milano di schedare le scuole che offrono ai propri studenti percorsi formativi contro le discriminazioni seguita dal decalogo per difendersi dalle lezioni “gender” a scuola pubblicato da Famiglia Cristiana il 14 novembre, con tanto di regole e suggerimenti di azioni legali per impedire che in classe si parli bene di omosessualità. Eppure non siamo nella Russia di Putin dove le persone LGBT sono ridotte al silenzio per legge e dove pestaggi e atti di violenza sono all'ordine del giorno; o forse si? 

Video violenze omofobe in Russia

   Le cose non vanno meglio nel resto d’Europa: in Spagna il presidente Rajoy ha già trasformato l’aborto da diritto a“reato depenalizzato tuonando ovviamente anche contro i gay a difesa della famiglia tradizionale e in Francia il partito della signora Le Pen schizza nei sondaggi con un programma xenofobo e razzista seguita da Sarkozy che sta facendo campagna elettorale, in questi giorni, affermando che abrogherebbe la legge sui matrimoni gay.

    Ecco in che mondo viviamo, possiamo stare quindi sereni? Direi proprio di no!

  
   Da molto la nostra esistenza non veniva attaccata in questo modo: siamo al punto in cui o c’è una svolta decisa a favore di libertà e diritti oppure ci ritroveremo con i fascisti sotto casa che ci condanneranno al confino. È arrivata l’ora di lottare, di uscire dai nostri club e andare per le strade e nelle piazze una, dieci, cento volte, fino a quando non ci ascolteranno. Basta cazzeggiare, basta fregarsene pensando che tanto tutto sommato stiamo bene, basta lasciar fare ad altri le battaglie al nostro posto: è il momento di svegliarci, uscire di casa e fare tanto di quel casino stile arcobaleno che nessuno potrà più far finta di non vedere. Questo, perlomeno, è l’invito che faccio a me stesso e a tutte le persone gay, lesbiche, trans, eterosessuali e a tutti quelli che amano la libertà e vogliono vivere in un vero paese civile. 



   Ci vediamo in piazza!

   Valentino Paoloni 

domenica 16 novembre 2014

OMOFOBIA: 5 cose da far sapere a tutti! (VIDEO)

Cose da sapere sull'omofobia: quante aggressioni ogni anno in Italia e nel mondo? Lo sai cos'è un omocidio? Le cose che non sai sull'omofobia, spiegate dagli amici di Gay.TV  http://www.gay.tv




Essere GAY in Italia. Prof picchia alunno in classe perché omosessuale.

FONTE: GAY.IT

"Essere gay è una brutta malattia". E giù calci, pugni e perfino le mani alla gola. Se non fossero intervenuti alcuni ragazzi, forse staremmo raccontando una storia più tragica. È successo la settimana scorsa in una scuola del perugino dove un professore (non un compagno bulletto) ha aggredito un alunno gay di 14 anni.
Secondo quanto riporta il Giornale dell'Umbria, tutto è cominciato quando il professore, passando tra i banchi della sua classe, avrebbe iniziato a dire: "Essere gay è una brutta malattia", guardando insistentemente uno dei suoi alunni. Lo studente non risponde (forse perché non ha sentito) e il prof ripete la frase. A quel punto, secondo la ricostruzione, il ragazzo chiede se si stesse riferendo a lui e il docente risponde: "Certo che dico a te, è brutto essere gay. Tu ne sai qualcosa". "Certo, da quando conosco lei", sarebbe stata la risposta dello studente. 

La frase scatena l'ira del professore che non si limita a rimproverarlo, ma gli sferra prima due calci alle gambe, poi due pugni alla spalla e, infine, gli mette le mani al collo, rischiando di strangolarlo. "Professore lo lasci, non vede che lo sta strozzando?", è intervenuto il compagno di banco. "Non ti permettere mai più di prendermi in giro", esclama il docente lasciando la presa.
La voce si sparge per la scuola. Le prime voci parlano di un rimprovero, ma è lo stesso studente a spiegare che è stato picchiato in classe dal professore. Tornato a casa, il ragazzo sceglie di non raccontare l'accaduto. La sua andatura claudicante, però, insospettisce i genitori che insistono per sapere cosa sia successo. Alla fine cede e racconta tutto, in lacrime. I genitori lo portano al pronto soccorso dove gli viene riscontrato un grosso ematoma alla coscia. È minorenne, quindi scatta subito la segnalazione, ma sono la madre e il padre del ragazzo ad andare dalla polizia, subito dopo il referto, a denunciare l'accaduto. Il preside, giunto al commissariato, ha spiegato di voler procedere ad un'indagine interna prima di prendere provvedimenti. Intanto lo studente cambierà classe e orario, in modo da non potere incontrare quel docente violento e omofobo.

venerdì 14 novembre 2014

#semiannullinonvale DOCUMENTO MANIFESTAZIONE. BOLOGNA 15.11.2014

*** SEMIANNULLINONVALE***
Dallo scorso 15 settembre, grazie a una delibera del sindaco Virginio Merola, le coppie di gay e lesbiche bolognesi che hanno celebrato le loro nozze oltreconfine, in paesi più civili del nostro, dove i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono consentiti, possono trascrivere la loro unione nel registro di stato civile del nostro Comune. Quel giorno per noi è stato un giorno di festa: per le prime coppie che accedevano alla trascrizione, innanzitutto, perché avevano l'occasione di attenuare quella sensazione da esuli che inevitabilmente, poco o tanto, aveva guastato il giorno più bello della loro vita; ma facevamo festa anche per tutte le altre coppie, per le altre persone in genere, per tutto il Paese: perché i diritti fanno bene, ci migliorano, offrono a tutte e tutti una grande ricompensa.
Nelle settimane successive, il crescendo di diffide, avvertimenti, circolari, ordini perentori e aut aut che il Ministro Alfano, attraverso gli accondiscendenti prefetti, ha messo in campo per ostacolare prima, e annullare poi le trascrizioni, ci ha profondamente indignati. Questo uso "a manganello" delle norme e delle istituzioni, l'accanimento a voler rimettere fuori dalla porta ciò che appena si era affacciato sulla soglia, l'esibizione di un potere da aguzzini, gettato dall'alto come l'olio bollente dai bastioni nel Medioevo, sono gli ingredienti di uno spettacolo indecente. In un Paese civile nessun funzionario di Stato dovrebbe mai accarezzare l'idea di impugnare una penna per cancellare un diritto, una relazione, un'esistenza. È un atto ignobile, che vìola la dignità delle persone, infierendo su un'invisibilità giuridica che è una vera e propria maledizione in questo Paese, da cui ci ostiniamo a non volerci liberare.
Noi tutto questo non intendiamo subirlo.
Se ci annulla, Ministro Alfano, non vale: si nasconde dietro la poltrona, camuffa le sue battaglie da baciapile retrogrado con la ragione di Stato. È un gioco sporco il suo, Ministro, e noi lo vogliamo pubblicamente denunciare. In questa vicenda non c'è regola da far rispettare né ordine pubblico da preservare: c'è solo un Ministro arrogante e la sua lobby di porporati da accontentare.
Per questo sabato 15 novembre alle 15 terremo un presidio davanti alla Prefettura, fisicamente a Bologna ma idealmente davanti a tutte le prefetture contro cui combattiamo questa battaglia e che tutte assieme rappresentano il dicastero del Ministro degli Interni. Noi scendiamo in piazza proprio contro di lui e contro chi, come lui, sui diritti - su tutti i diritti - vuole ingranare la retromarcia. Contro i miopi che i diritti li violano perché nemmeno li vedono. Contro chi ci chiede ancora di aspettare, contro chi pensa che con poco ci possiamo accontentare.
Semiannullinovale è la mobilitazione a tutela del diritto delle persone LGBT ad essere riconosciute, nelle loro esistenze e nelle loro relazioni sociali. Lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, eterosessuali scendono in piazza per ribadire l’irremovibilità della loro richiesta di diritti. Non esiste circolare ministeriale, atto prefettizio o commissario nominato ad hoc che possa indurre al silenzio questa mobilitazione.
Perché l'amore è un diritto di tutte e tutti, non è più tollerabile uno Stato che discrimina le relazioni, voltando le spalle a un pezzo di Paese. Viviamo nella palude di un'ortodossia strisciante, imposta perentoriamente contro ogni percorso democratico e soprattutto contro il progresso di cui questo Paese ha bisogno.
Perché sui diritti non si può tornare indietro: una volta definiti vanno garantiti. Non esiste progetto di vera evoluzione che richieda come prezzo il sacrificio dei diritti. Non esiste nelle formazioni sociali, nel riconoscimento dell'altro, nel lavoro, nella salute pubblica, nel welfare, nella scuola.
Perché ogni individuo, rispetto alla propria esistenza e nel rispetto delle vite altrui, deve avere piena libertà di scelta: l'autodeterminazione è un valore su cui non si tratta ed è il primo vero motore di ripresa in un Paese che annaspa nella polvere della crisi.
Perché l'amore tra le persone gay e lesbiche, le formazioni sociali a cui dà origine, devono ottenere riconoscimento. Subito. Ogni azione di governo, su scala locale e nazionale, deve contenere tra i presupposti questa consapevolezza. Chi oggi vuole annullare le trascrizioni non difende il rispetto di un comma ma mina alla radice questo principio.
Perché le promesse non bastano più, i rinvii sono un rituale avvilente, la fiducia un credito totalmente esaurito. Ora i diritti ce li veniamo a prendere: siamo pronti a rivendicarli in ogni sede, a far valere le nostre famiglie in qualsiasi contesto. Saremo nelle piazze e nei tribunali, negli uffici anagrafe e nelle scuole, nelle università e negli ospedali.
Arcigay “Il Cassero”

ArciLesbica Bologna
Agedo Bologna
Boga Sport
Indie Pride
Famiglie Arcobaleno
M.i.t. - Movimento Identità Transessuale
Uni Lgbtq
Plus
Komos - Coro gay bolognese
UAAR - Circolo di Bologna
Associazione Frame
Arcigay Pianeta Urano Verona
Arcigay nazionale
Arc Cagliari
Omphalos Arcigay Arcilesbica - Perugia 
Arcigay Movimento Pansessuale - Siena
Arcigay Gioconda - Reggio Emilia

Per aderire scrivere a: direttivo@cassero.it

domenica 9 novembre 2014

#SEMIANNULLINONVALE 15.11.2014, TUTTI IN PIAZZA ROOSEVELT!!


APPUNTAMENTO PER SABATO 15 NOVEMBRE 2014,
ORE15:00 DAVANTI ALLA PREFETTURA
IN PIAZZA ROOSEVELT, BOLOGNA. 

FACEBOOK: #semiannullinonvale




Il 15 Novembre a Bologna il circolo Arcigay "Il Cassero" scende in piazza contro l'annullamento da parte del prefetto del registro (istituito dal nostro Sindaco Virginio Merola ) dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all'estero.


E' molto importante che quel giorno ci sia tutta la Bologna democratica, progressista, quella Bologna che si sente Europea, quella Bologna che ha nel suo DNA la laicità dello Stato. Non è una battaglia di una parte, perchè ribadisco che se si alza il tasso di diritti nella nostra società, a giovarcene saremo tutti.







PARTECIPA E AIUTACI A RIEMPIRE LA PIAZZA CON TRE SEMPLICI OPERAZIONI:



1. METTI SUL TUO FACEBOOK L'IMMAGINE DI COPERTINA E DEL PROFILO DELL'EVENTO (puoi scaricarle qui o sulla pagina FB ufficiale dell'evento);



2. CLICCA "MI PIACE" SULLA PAGINA UFFICIALE DELL'EVENTO "Se mi annulli non vale", E INVITA TUTTI I TUOI AMICI A FARE LO STESSO;



3. VIENI IL 15.11.2014 IN PIAZZA A PROTESTARE CONTRO L'ANNULLAMENTO DELLA TRASCRIZIONE DELLE NOZZE GAY VOLUTA DAL SINDACO MEROLA.


  





sabato 8 novembre 2014

Gli orrori della guerra in Ucraina: 25 VIDEO di crimini dei nazisti di Kiev contro i civili.



GLI ORRORI DELLA GUERRA IN UCRAINA:



25 VIDEO DEI CRIMINI DI GUERRA DEI NAZISTI AL POTERE A KIEV
NAZISTI CHE NOI, INSIEME A TUTTA L'EUROPA, APPOGGIAMO E AIUTIAMO!!!!
DAVVERO VOGLIAMO QUESTO?
GUARDATE CHI SONO QUELLI CHE STIAMO FINANZIANDO...

FONTE: MegaChip





DI SEGUITO L'ELENCO DEI VIDEO E, A SEGUIRE, IL VIDEO RACCOLTA COMPLETO:

1. Giuramento del battaglione Azov: «Heil Ucraina! Heil agli eroi!».

2. Rastrellamento.

3. Arresti per strada con assassinio.

4. Cittadini si ribellano a una banda di paramilitari del battaglione Dnepr, che iniziano a sparare, ferendo e uccidendo due persone. Volevano impedire ai cittadini di votare al referendum.

5. Attacco a civili a Novoaidar. Senza motivo.

6. La guardia nazionale bombarda Slavyansk. Danni e vittime in città.

7. Civili uccisi da cecchini vicino all'aeroporto di Donetsk.

8. L'esercito ucraino bombarda Slavyansk con i suoi cannoni.

9. Il risultato bombardamenti: case a fuoco e distrutte. Un uomo: «Stare qui seduti a vedere la propria casa bruciare». Una donna piange perché la sua casa è stata distrutta: «Bastardi!».

10. Quarantacinquenne ucciso fuori da un caffè colpito da una granata. Un uomo: «Adesso ci proteggiamo vivendo tutti nelle cantine o nei rifugi».

11. Un'auto colpita da una granata. Una vittima.

12. Rifugio sotterraneo. «Ecco come viviamo». Un'anziana signora: «Vogliamo la pace, non la guerra. Ditelo alla gente di tutta l'Ucraina. Noi vogliamo la pace».

13. Centro di Kramatorsk. Una donna dilaniata da una granata, poi il cadavere di un uomo.
2 Bombardamenti notturni.

14. Ospedale psichiatrico colpito dall'esercito ucraino. Rifugio.

15. Soldati dell'esercito ucraino scaricano corpi da un blindato, nei pressi di Slavyansk.

16. Kramatorsk. Due persone morte per strada e una donna dentro un pullmino.

17. Kramatorsk. Un'auto bucherellata di colpi. All'interno il cadavere del conducente.

18. L'esercito bombarda il villaggio di Dobropillia usando missili Bm-21 Grad.

19. Vittime e distruzioni dopo un bombardamento aereo a Staraja Kondrashovka. Un uomo: «Qui non ci sono mai stati miliziani, né separatisti, né terroristi. Qui ci sono tutte persone pacifiche. Hanno distrutto tutta la strada». Un uomo: «Mio nipote è morto in ospedale». Un uomo piange: «Ma quali terroristi. Hanno ucciso un uomo di sessantasette anni. E laggiù altre cinque persone». Una ragazza piange: «Che cosa abbiamo fatto di male. Siamo persone pacifiche. Non ho parole. È un incubo. Perché dobbiamo abbandonare le nostre case nel nostro Paese. Noi siamo persone come loro. Perché ci uccidono? Perché?».

20. Un uomo sotto shock: «Hanno ucciso tre persone, tra cui un bambino di cinque anni». Vanya Ermilov aveva compiuto cinque anni il giorno prima della sua morte a Staraja Kondrashovka.

21. Lugansk. L'aviazione bombarda la piazza centrale della città, dove si trova la sede dell'amministrazione regionale: morti e distruzione.

22. Slavyansk. Un gruppo di genitori salutano i propri figli che fuggono (in pullman) in Crimea. Un'anziana: «Vorrei prendere quest seguaci di Bandera e. non so che cosa gli farei». Una donna: «In televisione fanno passare il messaggio che siamo terroristi, che tutti i bambini sono terroristi, gli adulti, gli anziani, e che bisogna spararci».

23. Un gruppo di persone abbandona in pullman il villaggio di Snezhnoe.

24. Bambini di Slavyansk raggiungono la Crimea. Una bambina: «Ho avuto molta paura. C'erano spari, esplosioni. Sono molto contenta di essermene andata. Qui siamo protetti». Testimonianze di persone fuggite perché avevano figli (mamme e bambini). Un uomo: «Per Kiev le nostre città non esistono, né Kramatorsk, né Donetsk e nemmeno Lugansk. Che cosa dobbiamo fare?». Una coppia di anziani piangenti: «È un incubo. Chiudo gli occhi, ma l'incubo non se ne va via. Tutte le cose belle sono sparite». Una bambina, piangente: «Non voglio tornare a casa. Mi manca solo il cane».

25. Egor Aleksandrov aveva dieci mesi quando è stato ucciso durante il bombardamento di Antratsyt. È il quinto bambino morto in zona dall'inizio del conflitto. Sua madre piange e si dispera sul cadavere del figlio.



VIDEO RACCOLTA COMPLETO: