martedì 18 novembre 2014

GAY. RIBELLATEVI!

   
       Nel nostro paese non c’è ancora niente che si avvicini, anche solo lontanamente, ad una qualche forma di riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone LGBT. Da tempo molti di noi gay, lesbiche e trans pensiamo di poter vivere comunque tranquilli. “Non è come 20 anni fa!” continuiamo a ripeterci come un mantra, forse per auto-convincerci che possiamo sentirci più sicuri, forse perché ci siamo creati la nostra piccola nicchia nella quale possiamo esprimerci liberamente  o perché magari siamo emigrati dalle nostre bigotte città della provincia italiana e adesso viviamo a Bologna, Firenze, Milano o Torino. Non è cosi! Non possiamo stare sereni e tranquilli e anzi non dobbiamo esserlo. Infatti nella nostra Italia le persone omosessuali stanno subendo uno dei peggiori attacchi da quando negli anni ’60 eravamo considerati ancora dalla scienza come malati da curare.

   Il problema ha due nomi: fascismo e cattolicesimo. Dal 2008 c’è la crisi; aumenta la povertà e le difficoltà e i reazionari approfittano della debolezza della gente stremata per fomentare paure e trovare capri espiatori, riempiendo gli spazi politici lasciati vuoti da una sinistra inesistente. Il segretario della Lega Nord, cambiando volto al suo partito che prima si professava antifascista,  lavora ad un fronte comune di forze di estrema destra e le parole d’ordine che fanno da collante sono “no all’immigrazione” e “no ai matrimoni gay”. Badate bene che il consenso a tale “programma” sta salendo in maniera rapida e vertiginosa: è del 16 novembre scorso il sondaggio secondo il quale la fiducia che i cittadini italiani ripongono nel capo della Lega si attesterebbe al 30%, facendolo salire al secondo posto dopo Renzi. Più al centro, ma solo all’apparenza, c’è il carissimo ministro dell’Interno che, come sappiamo, ha dichiarato guerra ai sindaci, tra cui quello di Bologna, che hanno trascritto nei registri comunali le coppie omosessuali regolarmente sposate all’estero. Grazie ad una circolare di Alfano i prefetti le stanno annullando: un atto altamente simbolico di estrema violenza per negare la stessa esistenza delle persone LGBT. 

Video manifestazione 15.11.2014 davanti alla prefettura di Bologna

   Per non parlare dell’appoggio occulto di alcuni ambienti politici, Forza Nuova ad esempio, alle “sentinelle in piedi”: il gruppo ultra cattolico di estrema destra che organizza manifestazioni silenziose nelle piazze, stile militare, affermando di vegliare sul tentativo di “distruggere l’uomo e la civiltà” che sarebbe rappresentato dai matrimoni tra persone dello stesso sesso ritenendo che esista una sola “famiglia naturale fondata sull’unione di uomo e donna”. 

Video manifestazione sentinelle in piedi Bologna, 5.10.2014

   Tutto questo è caldeggiato, finanziato e appoggiato dalla Chiesa cattolica che, con le false sembianze di un papa moderno e progressista, è diventata il baluardo reazionario d’Europa e del mondo: è di ieri la notizia della scomunica di un prete brasiliano che appoggia gli omosessuali e di pochi giorni fa quella del tentativo della curia di Milano di schedare le scuole che offrono ai propri studenti percorsi formativi contro le discriminazioni seguita dal decalogo per difendersi dalle lezioni “gender” a scuola pubblicato da Famiglia Cristiana il 14 novembre, con tanto di regole e suggerimenti di azioni legali per impedire che in classe si parli bene di omosessualità. Eppure non siamo nella Russia di Putin dove le persone LGBT sono ridotte al silenzio per legge e dove pestaggi e atti di violenza sono all'ordine del giorno; o forse si? 

Video violenze omofobe in Russia

   Le cose non vanno meglio nel resto d’Europa: in Spagna il presidente Rajoy ha già trasformato l’aborto da diritto a“reato depenalizzato tuonando ovviamente anche contro i gay a difesa della famiglia tradizionale e in Francia il partito della signora Le Pen schizza nei sondaggi con un programma xenofobo e razzista seguita da Sarkozy che sta facendo campagna elettorale, in questi giorni, affermando che abrogherebbe la legge sui matrimoni gay.

    Ecco in che mondo viviamo, possiamo stare quindi sereni? Direi proprio di no!

  
   Da molto la nostra esistenza non veniva attaccata in questo modo: siamo al punto in cui o c’è una svolta decisa a favore di libertà e diritti oppure ci ritroveremo con i fascisti sotto casa che ci condanneranno al confino. È arrivata l’ora di lottare, di uscire dai nostri club e andare per le strade e nelle piazze una, dieci, cento volte, fino a quando non ci ascolteranno. Basta cazzeggiare, basta fregarsene pensando che tanto tutto sommato stiamo bene, basta lasciar fare ad altri le battaglie al nostro posto: è il momento di svegliarci, uscire di casa e fare tanto di quel casino stile arcobaleno che nessuno potrà più far finta di non vedere. Questo, perlomeno, è l’invito che faccio a me stesso e a tutte le persone gay, lesbiche, trans, eterosessuali e a tutti quelli che amano la libertà e vogliono vivere in un vero paese civile. 



   Ci vediamo in piazza!

   Valentino Paoloni 

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