La notte tra il 27 e il 28 novembre
scorso i militanti di Forza Nuova hanno affisso dei manifesti anti-gay in 40
scuole di Milano invitando le mamme e i papà a segnalare tempestivamente, al
numero verde da essi messo a disposizione, qualsiasi iniziativa scolastica che
preveda, a loro intendere, occasioni di “propaganda omosessualista”. FN dichiara di volersi porre “al servizio”
delle famiglie che intendono lottare contro quella che chiamano “aggressione
della teoria gender nelle scuole” e lo fanno con questa infame campagna
intimidatoria. Insomma, la destra estrema si mobilita in Italia non solo contro
gli omosessuali e i diritti civili (cosa che fanno da sempre) ma anche per
impedire qualsiasi discorso sull’argomento. Mentre nelle nostre scuole schiere
di insegnanti di religione, scelti dai vescovi e pagati con soldi dei
contributi dei cittadini tutti, educano ai principi cattolici i nostri ragazzi senza
poter minimamente contestare la cosa, di omosessualità e omogenitorialità non
si può e non si deve parlare. Infatti, nel sito di FN, si trova scritto che le
cosiddette teorie gender sarebbero fondate su “falsi presupposti di carattere
antropologico, scientifico e morale” mentre, ovviamente, quelle fondate sul
peccato di aver mangiato una benedetta mela, diluvi universali, moltiplicazioni
di pani e pesci, sarebbero scientificamente e moralmente incontestabili!
Sembrerebbe proprio che questi partiti fascisti, compresa la nuova Lega,
abbiano scelto di seguire la linea oscurantista, da tempo ormai adottata da
Putin, contro l’esistenza stessa di persone omosessuali. Solo lo scorso
gennaio, infatti, in Russia veniva approvata con maggioranza assoluta la legge
che impedisce di parlare in pubblico di omosessualità e mette al bando ogni
tipo di manifestazione pro-diritti LGBT. Provvedimenti dal sapore squisitamente
sovietico che evocano i tempi in cui Stalin impose il famoso articolo 121
secondo il quale il reato di omosessualità veniva punito con 5 anni di carcere.
Dunque FN, Lega, centristi e centrini vari e migliaia di gruppi
ultra-cattolici, stanno cavalcando la linea anti-gay che, insieme a quella
anti-immigrati, costituirà il cavallo di battaglia per le prossime campagne
elettorali. Un fascismo che si rafforza e che, su questo tema, è assolutamente
affine al comunismo sovietico vecchio e nuovo. Da destra a sinistra, infatti,
la questione dell’omosessualità non ha mai avuto vita facile e non l’avrà: in
tempi incerti come i nostri, nei quali la gente è sempre più terrorizzata dal
futuro, trovare dei capri espiatori è sempre necessario e nessun partito si
riserverà di farlo se lo riterrà necessario ai fini elettorali.
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