venerdì 12 aprile 2013

Dittatura dentro

   E' evidente che viviamo in una vera e propria dittatura; è chiaro che siamo oppressi quotidianamente e che il nostro cervello è plagiato dalla mattina alla sera; è evidente che il fascismo non è mai finito. Evidente, sì... o forse non lo è?
   Viviane Forrester nel 2000 scriveva un libro dal titolo " Una strana dittatura" riferendosi ai nostri tempi come quelli in cui l'uomo vive schiavo di una dominazione che appare fatale ed è proprio questa apparenza che la rende per certi versi invisibile ai nostri occhi. Una potenza globalizzata ci sovrasta, il mondo si unisce sotto un pensiero unico sempre più potente: dall'Argentina alla Cina si parla ormai una sola lingua solo che questa ci sfugge, ci pare di non conoscerla o forse semplicemente è diventata "normale", come un odore che dopo un po' non percepiamo più anche se continua ad esserci. 
   La fine della storia è stata annunciata e a noi piccoli esseri umani, impigliati nelle reti quotidiane delle città, del lavoro, dei problemi vari, sembra tutto cosi naturale che sarebbe inutile mettere in dubbio lo stato di cose, "delirante solo pensare di potervisi sottrarre" e addirittura deviante cercare di opporsi a tutto questo. La dittatura è dentro di noi, noi siamo i suoi più perfetti fautori e promotori; senza rendercene conto abbiamo accettato tutto quello che ci veniva via via imposto dal disegno globalizzatore del mondo: a partire da quello che mangiamo per arrivare a quello con cui ci vestiamo ma non solo, la strana dittatura si è insinuata nelle nostre abitudini e ci ha plasmato il modo di pensare tanto che anche i nostri pensieri sono spesso dettati, creati in laboratorio apposta per noi. Come sostiene la Forrester "la dittatura consiste nell'instaurare questo ordine magico che le consente d'imporre come soluzione unica, eterna, quella che essa preferisce"; costruisce consensi e dissensi, maggioranze e opposizioni e delimita minuziosamente i termini del dibattito. Niente si deve dire, neanche vagamente accennare, di ciò che è contrario al disegno neoliberista, alla loro visione del mondo globalizzato e al loro potere. I problemi, infatti, non vengono mai considerati al di fuori del punto di vista neoliberista ma sono presi in esame solo "in funzione di circoli viziosi basati su postulati dalle conclusioni inevitabili , definitive e trionfanti, opera di logiche che si danno il cambio a vicenda e che resistono solo grazie a convenzioni reciproche interne".
   E' per tutti questi motivi che condivido a pieno la frase, forse anche all'apparenza ingenua e semplicistica, secondo cui tutti sono uguali, destra e sinistra: è la verità. Da decenni ci propinano le loro mezze ricette che alla fine non hanno fatto altro, le une e le altre, che portarci proprio là dove il neoliberismo voleva portarci. Questa crisi spaventosa attuale e la nostra povbertà che ogni giorni diventa sempre più forse è l'inizio della "soluzione finale", nella quale saremo ridotti alla fame e alla schiavitù totale perché è questo lo scopo di chi domina il mondo.
   L'unica vera politica, parlando con i concetti di Viviane Forrester che faccio anche miei, non può non partire dalla contestazione radicale del sistema di base che attualmente regna; solo in questo modo c'è vera politica e vero interesse per migliorare le cose, tutto il resto è dittatura.

Consiglio la lettura del libro
"Una strana dittatura"; Viviane Forrester

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