giovedì 18 aprile 2013

La gente normale è insopportabile.


                                                                 Non sopporto la gente normale.
   Pensare che nonostante mi sforzi con tutto me stesso anche io sono troppo spesso normale e quindi, a volte, non mi sopporto.
   La mattina ci si sveglia, ci si lava, si parte per andare a lavoro, si sorride al proprio capo, ci si fa un mazzo enorme e la sera, esausti, si torna a casa; una volta aperto l'uscio iniziano tutti gli affari di casa che, oltre alle faccende varie e alle cose da sbrigare (sempre ad orari assurdi con il rischio che tutto chiuda proprio mentre tu ci devi andare!!), prevedono anche la gestione degli affetti quotidiani e allora si che se ne vedono delle belle; problemi familiari a non finire e in quel contesto anche se non si fanno i sorrisi, come quelli che si fanno invece per il proprio capo, falsissimi, non succede niente e allora vai con musi lunghi, discussioni, incazzature varie. Perché è a casa che si litiga ma ovviamente, quasi sempre, per colpa dello stress accumulato dai problemi fuori dalla casa per poi rendersi conto, un bel giorno, che passiamo la maggioranza del tempo con i nostri colleghi di lavoro che con le persone che amiamo e che sorridiamo più a loro che ai nostri fidanzati; per capire poi, una mattina di un giorno qualunque, che tutte le nostre energie sono spese per lavorare, per fare spesa, per andare in banca, per pagare le bollette, per sbrigare le questioni con banche e banchette varie, per fare i conti a fine mese e via dicendo lasciando in un angolo l'amore della nostra vita e, sopratutto, noi stessi.
   Ecco queste sono le persone normali, quelle che seguono le regole; che si ammazzano di fatica per due pezzi di carta (che ormai manco più di carta sono ma delle semplici cifre scritte sul conto-online) che ogni mese gli permettono di continuare a sopravvivere per continuare questa misera vita da schiavi; quelle che si mettono in fila alle poste per fare un bonifico di merda e, dopo aver aspettato come maiali pronti per la mattanza per ore, si devono sorbire anche l'impiegata che fa una manfrina di altre due ore sulle nuove offerte di poste mobile pensando che del cellulare in quel momento non te ne può fregare di meno ma facendo un bel sorriso alla tipa dietro al bancone invece di mandarla a quel paese; le persone normali sono quelle che vanno ai matrimoni lunghi una giornata intera vestiti eleganti e, quindi, scomodi, sudando come bestie senza però potersi slacciare la cravatta e magari avendo chiesto un finanziamento per pagare a rate il vestito di Armani perché si sa che ad un matrimonio si va vestiti bene; le persone normali sono quelle che firmano la lettera di licenziamento preventiva da usare nel caso in cui rimanesse incita senza prendere la penna e conficcarla in un occhio del proprio datore di lavoro; la gente per bene è quella gente che chiama gli spazzini "netturbini" e i barboni "senza fissa dimora" ma poi getta l'immondizia fuori dal cassonetto e urla insulti ai rom per strada; la gente normale va alla coop e paga alle casse automatiche anche se ci mette di più e non capisce un cazzo e rimane bloccato 20 volte per aver sbagliato a premere qualche pulsante e lo fa per sentirsi moderno mentre la commessa due metri più giù fra poco sarà sostituita da una macchina e diventerà un esubero del mondo; la gente normale è quella che saluta, che si inchina, che usa le buone maniere sempre e comunque, che se la prende in culo senza fare nemmeno una smorfia né di dolore né tanto meno di piacere; la gente normale muore dentro ogni giorno ma non si incazza mai perché dice di essere pacifista quando, invece, si è dimenticata che la lotta al proprio stato di schiavitù è legittima difesa e non violenza!; la gente normale, insomma, mi sta sui coglioni e mi sto sui coglioni anche io tutte quelle volte, troppe, che non uso la parola vaffanculo quando dovrei.
   Preferisco la gente pazza, schizzata, storpia, ritardata mentale: quella gente che non gli frega niente di andare in giro con i pantaloni corti d'inverno se vuole; quella gente che se ti ama te lo dice e se ti odia pure; quella gente che fa quello che gli pare e che noi cerchiamo in tutti i modi di normalizzare ma che, invece, resiste e rimane pazza, per fortuna. Amo la gente fuori di testa e vorrei tanto imparare da loro ad essere anche io libero, a provarci almeno; libero come loro di essere come sono e basta, non conformi, non uguali, non idonei, non normali.... felici.

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