I politici non vedono l'ora di dare in pasto ai cittadini un diverso colpevole della crisi, cioè gli immigrati. E nascono così le Albe Dorate.
Qualcuno si è chiesto come nasce un fenomeno come quello di Alba Dorata, e di risposte ne sono state ipotizzate tante. Forse è l'ignoranza, forse è la TV. Forse è la povertà, o l'intolleranza, o la guerra tra poveri, o la mentalità di taluni intrinsecamente fascista. Forse è l'esasperazione, o il non poterne più degli immigrati, o la crisi, o il degrado delle periferie. Forse sono le scarse opportunità dei giovani, o la voglia di rivalsa, o la morte dei valori e delle ideologie. O forse è la politica che crea Alba Dorata, deliberatamente.
Può senza dubbio sembrare una teoria del complotto, ma come nella migliore tradizione dei blog, o è un complotto oppure "glielo ha detto il diavolo": altrimenti non si spiega l'idiozia di politici di livello internazionale sulla scena europea che si abbandonano a dichiarazioni apertamente xenofobe, e vòlte ad infiammare gli animi contro gli immigrati.
In Svizzera, ad esempio, in campagna elettorale si punta molto sulla propaganda anti-immigrazione (e se la prendono con gli italiani, qualora qualcuno si senta al sicuro). La Lega dei Ticinesi e il partito di destra hanno inondato il Paese con manifesti che chiedono l'immediato rimpatrio di tutti gli stranieri.
Ma ancora più grave è il recente "discorso sull'immigrazione" del premier britannico David Cameron, che ha alzato un polverone. Il fulcro della questione è il welfare, e Cameron ha annunciato che gli immigrati dopo sei mesi di permanenza sul territorio nazionale da disoccupati non riceveranno più alcuna assistenza.
A prescindere dalle personali opinioni sull'opportunità di certi provvedimenti, che in un momento di attacco al welfare con tagli e penalizzazioni potrebbero anche avere un senso finanziario, è tutta da discutere l'opportunità di trasmettere ai cittadini la percezione dello straniero come nemico e come responsabile, almeno in parte, dell'impoverimento generale.
Un conto infatti sono... i conti, tutt'altra cosa strombazzare o richiedere provvedimenti anti-immigrati mentre la popolazione è alle prese con la crisi. Quale conclusione trarranno molti cittadini meno avvezzi a calcoli politici o economici? Che il nemico sono gli stranieri, e da questo alle Albe Dorate il passaggio è breve.
Sono così irresponsabili, i politici, da non esserne consapevoli? C'è da dubitarne seriamente. Sanno invece perfettamente che i cittadini che li ascoltano li vedono come unici responsabili delle difficoltà che stanno vivendo, e i politici quindi non vedono l'ora di dar loro in pasto un altro colpevole con cui prendersela. In genere funziona. E come risultato ci tocca vedere, inPaesi devastati da Europa, crisi e politici corrotti, inutili e pericolosi partiti nazisti -il cui unico e principale obiettivo strategico è cacciar via quattro immigrati morti di fame- prendere il 7% e poter arrivare addirittura al 20%. Di chi è la responsabilità, allora?
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