Ascolto musica pop e mi metto a ballare, scopro il mio
corpo, in punta di piedi sul freddo pavimento della mia stanza. Mi diverto e
rido, rido a crepapelle… Fra qualche mese i proprietari dei suv che intasano le
strade delle città non potranno più metterci la benzina dentro e, guarda un
po’, si dovranno fermare per forza: niente più vaffanculo alle pande troppo
lente e alle bici che impediscono a questi macchinoni di fare il cazzo che
vogliono; non vedo l’ora di vedere la faccia di quelle signore mantenute che li
guidano quando finalmente rimarranno a piedi. E allora ballo e ballo ancora, le
note pop mi entrano in testa e non riesco a smettere di volteggiare e di
ridere… Tra poco quelli che si sentono padroni perché hanno qualche azienduccia
al nord e che fino ad ora si sono permessi di trattare come schiavi i loro
disperati dipendenti non potranno più pagare i loro mutui e allora li sarà
pianto e stridore e di denti; tutti i loro castelli di carta crolleranno e
faranno finalmente i conti con la realtà quella che hanno sempre calpestato
coprendo i loro sensi di colpa con ricche trombate e vacanze al mare. Già il
mio corpo è zuppo di sudore ma io continuo a muovermi al ritmo dance di questa
musica, ovviamente POP! È divertentissimo perché non è rimasto molto tempo…
tutti i parolieri ben educati delle televisioni dovranno annunciare al pubblico
la bancarotta di questo disgraziato paese; un tripudio di speciali in prima e
seconda serata fino a che anche la luce cesserà di brillare e allora anche le
tv si spegneranno, finalmente. Non è possibile non morire dal ridere davanti
alle facce dei politici che non sapranno più cosa dire o, meglio, ne diranno
tante ma nessuno potrà più ascoltarli. Si balla, si balla e basta e si ride…
fra qualche mese l’Italia sarà in default e noi poveri ballerini ascolteremo
solo le note pop dell’anarchia che avanzerà inevitabile sotto i nostri occhi…
sarà pop sì, perché se anche tutto verrà devastato nasceranno fiori rosa sopra
le macerie, erba fresca sopra le discariche e farfalline colorate svolazzeranno
indisturbate. Vi starete chiedendo se mi sono fatto qualcosa… ancora no, è solo
l’estasi che mi da pensare alla fine di questo corrotto sistema!
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