Dobbiamo ringraziare il nostro Presidente del Consiglio per il
bellissimo regalo di Natale che ci ha fatto: il Jobs Act. Con un bel nome
inglese, che rende il pacchetto ancora più accattivante, il caro Renzi ci fa trovare
sotto l’albero un bel contratto a tempo indeterminato per tutti. Sì, perché
adesso diventerà più vantaggioso per l’azienda assumere i giovani per sempre
piuttosto che fare loro quei contrattini da tre o sei mesi tanto angoscianti!
Che bello! Finalmente anche io potrò accedere ad un mutuo e comprarmi una
capanna dove morire da vecchio quando non avrò la pensione e la capacità di
pagarmi un affitto; che meraviglia!! Adesso posso anche andare a letto
tranquillo certo del mio bel posto di lavoro fisso che mi aspetta l’indomani.
Una figata insomma!!
Ma c’è di più. Il contratto dell’amico Renzi è addirittura a tutele
crescenti: chi sa a quali meravigliose coperture potrò accedere tra due, tre o
quattro anni. Non gli bastava regalarci un bell’indeterminato normale, il
nostro Presidente è di sinistra ed è attento ai bisogni dei lavoratori e ,
infatti, oltre al posto fisso adesso avremo anche condizioni sempre migliori
nel corso della nostra carriera. Meno male! Il mio datore di lavoro non potrà
più licenziarmi e io potrò smettere di fargli da schiavo leccandogli il culo da
mattina a sera, finalmente lavorerò normalmente le mie otto ore e non sarò più
obbligato a farne dodici per paura che, scaduto il contratto, mi mandi a casa.
Un bel sospiro di sollievo e posso cominciare a fare progetti con la mia
compagna, sposarmi, figli, casa…
Ma aspetta un attimo, siamo proprio sicuri
che sia proprio vero? La risposta è no, non è cosi che stanno le cose. Il posto
è si indeterminato ma di fisso c’è solo la precarietà che si estende non più
fino al prossimo rinnovo ma per sempre. Nella riforma il rottamatore ha buttato
nel cesso l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Com’è che lo chiama lui?
“totem ideologico di altri tempi”. Sì, un totem che i nostri
predecessori avevano conquistato col sangue e adesso, in barba alla storia, lui
cancella con una fiducia chiesta ad un parlamento che, vorrei ricordare, è
illegittimo! Non solo non potrò dormire tranquillo pensando al mio lavoro ma
dovrò per sempre continuare a leccare il culo, a fare dodici ore, a chinare il
capo per paura di essere licenziato e adesso possono farlo senza alcun motivo.
E basta con la minchiata che per motivi discriminatori non si può buttar fuori
un lavoratore perché a dimostrarlo tocca al poveraccio con i suoi soldi e non
ci riuscirà mai per evidente carenza di mezzi “$”. Il lavoro diventa quindi per
tutti sfruttamento e schiavitù, perché non può più essere chiamato “lavoro” se
non si hanno tutele: provate voi a chiedere le ferie al vostro capo, ad
ammalarvi di tumore o a restare incinta? Certo, sono ancora tutti diritti
riconosciuti ma se l’azienda può buttarvi fuori in ogni momento il ricatto è
bello che pronto e questi “diritti” si trasformano in anche meno di niente.
Tutto questo poi è solo l’inizio. Arriveranno altre norme e lentamente
ma inesorabilmente perderemo tutto quel poco si dignità che ci è rimasta. La
sinistra di Renzi fa peggio della destra di Berlusconi, gli altri si tirano per
i capelli a vicenda e i fascisti crescono a vista d’occhio. Buon Natale e
mentre scartate i regali vi auguro di trovare dentro il pacchetto tanta forza
di volontà per ribellarvi tutti perché l’unica soluzione è e sarà sempre
solamente la rivoluzione!
V.P.
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