domenica 24 marzo 2013

UNA PROBABILE MORTE DEL CAPITALISMO NON SARA’ INDOLORE



In questo periodo di estrema crisi del capitalismo, ci sono molte persone di estrema sinistra che vedono vicina una rivoluzione che spazzerà via la proprietà privata e la democrazia borghese cause di tutti i mali.  Queste persone sono prive di immaginazione e non hanno imparato nulla dalla storia.
Se si aspettano una vittoria comunista dopo la rivoluzione, dovrebbero riflettere sul precedente storico della Germania dopo la guerra del 14/18.  La Germania degli anni Venti del ‘900 aveva tutte le condizioni sociali pre-rivoluzionarie per diventare una società comunista. Era un Paese super industrializzato (Marx prevedeva la nascita del comunismo in Germania o in Gran Bretagna, non in Russia), ma la precedente guerra mondiale voluta dai grandi capitalisti e fabbricanti di armi, la sconfitta e l’assurdo trattato di Versailles avevano affamato il popolo:  i disoccupati erano oltre 6 milioni nel 1932 e c’era una svalutazione alle stelle;  inoltre, a favore dei comunisti, negli anni Venti, c’era il successo della Rivoluzione russa del ’17.  Il popolo (e la piccola borghesia espropriata) preferì ascoltare le sirene naziste che esaltavano il nazionalismo e il razzismo invece degli ideali del comunismo che promettevano uguaglianza e una società senza guerre e senza ricchi e senza poveri.
La storia ci insegna che una rivoluzione violenta può trasformarsi in una guerra civile e durare anni con conseguenze disastrose per tutti:  i trasporti, le fabbriche anche di alimentari, i commerci e le erogazioni della luce e del gas subiranno molte limitazioni.  Purtroppo le precedenti rivoluzioni ci insegnano che laddove un gruppo è abbastanza forte da imporsi su un altro (e nel nostro caso il gruppo che si imporrà sarà quello che ha i mezzi per comprare armi e mercenari, cioè il gruppo dei super ricchi che non vuole perdere le proprietà e i privilegi), lo farà.  Il desiderio di possesso negli uomini è sempre esistito: è espressione di un profondo istinto umano e spesso viene difeso con ogni mezzo.  Chi si illude che il capitalismo cadrà in modo indolore, non vuole capire che i grandi capitalisti non rinunceranno di finanziare e armare i partiti fascisti da sempre guardiani del grande capitale.  Il risultato, dopo la caduta di questo capitalismo, sarà una feroce dittatura fascista e poliziesca in cui gli oppositori verranno subito soppressi o imprigionati.  

Nessun commento:

Posta un commento